Il Financial Stability Board suona le trombe della Grande Stangata

Questo articolo parla di un’organizzazione internazionale chiamata Financial Stability Board (FSB) che ha introdotto un nuovo standard globale per aiutare a risolvere i problemi finanziari di un tipo specifico di istituto finanziario. Questo standard mira a garantire che, in caso di problemi finanziari, alcuni creditori siano protetti e ricevano per primi il loro denaro. Inoltre, si sottolinea l’importanza di disporre di risorse e strumenti sufficienti per gestire le crisi finanziarie di queste istituzioni senza causare effetti negativi sul sistema finanziario.

In parole povere, l’FSB vuole assicurarsi che se una particolare istituzione finanziaria si trova in difficoltà, le “persone” che hanno prestato denaro a quell’istituzione siano le prime a riavere i loro soldi. L’FSB vuole inoltre garantire che ci siano misure sufficienti per gestire i problemi finanziari senza causare problemi più gravi all’intero sistema finanziario.

Il Financial stability board (Fsb) è un organismo internazionale istituito in occasione del summit del Gruppo dei venti (G-20) tenuto a Londra nell’aprile 2009, come evoluzione del già esistente Financial stability forum (Fsf), allo scopo di… bla, bla, bla.

Vedi: https://www.dt.mef.gov.it/it/attivita_istituzionali/rapporti_finanziari_internazionali/organismi_europei/fsb/

L’FSB introduce un nuovo standard globale per supportare la risoluzione ordinata di una controparte centrale (CCP)

25 aprile 2024
https://www.fsb.org/2024/04/fsb-introduces-new-global-standard-to-support-the-orderly-resolution-of-a-central-counterparty-ccp/

Si tratta di:

1) Garantire che la CCP diventi insolvente, in quanto il capitale proprio si trova in una “posizione di prima perdita”. In caso di insolvenza, la “classe protetta” dei creditori garantiti dell’entità di compensazione si appropria immediatamente delle garanzie senza ricorrere al giudice.

2) Uso degli utili da margine di variazione (continuando a raccogliere i pagamenti del margine di variazione) per conservare le risorse per la “classe protetta”.

Estratti:

  • garantire che i fondi propri delle CCP rimangano in una posizione di prima perdita
  • I progressi nell’attuazione delle riforme regolamentari del G20 concordate dopo la crisi finanziaria del 2008-2009, compreso il mandato di compensazione centrale, hanno aumentato l’importanza sistemica delle CCP.
  • A meno che non siano state riservate risorse e strumenti per la risoluzione, o che l’autorità di risoluzione possa avviare la risoluzione in un momento in cui sono ancora disponibili risorse e strumenti di recupero adeguati per la risoluzione, potrebbero non essere disponibili risorse e strumenti sufficienti per sostenere una risoluzione ordinata della CCP senza effetti negativi rilevanti sulla stabilità finanziaria.
  • A seconda dell’autorità giuridica e della capacità operativa dell’autorità di risoluzione delle crisi di intervenire prima che siano esaurite tutte le risorse e gli strumenti di recupero, le risorse e gli strumenti disponibili per il recupero possono essere disponibili anche per la risoluzione delle crisi.
  • Tuttavia, alcune di queste risorse e strumenti possono avere effetti a catena e impatti negativi potenzialmente rilevanti sulla stabilità finanziaria. Di conseguenza, anche se disponibili per la CCP o per l’autorità di risoluzione delle crisi, l’uso di tali risorse e strumenti potrebbe essere destabilizzante o inappropriato in determinate circostanze.

vi. L’haircut dei margini di variazione (VMGH) per la risoluzione delle crisi, previsto per legge o per contratto, è un mezzo per specificare che l’autorità di risoluzione delle crisi ha il diritto indipendente (de novo) di ritardare, ridurre o annullare i pagamenti dei margini di variazione durante la risoluzione delle crisi. Questo diritto è distinto e si aggiunge all’eventuale diritto contrattuale della CCP di utilizzare il VMGH in fase di risoluzione.

VMGH: https://wiki.treasurers.org/wiki/Variation_Margin_Gains_Hedging

Il Variation Margin Gains Haircutting è un concetto preso in considerazione nella risoluzione di una controparte centrale (CCP) in base al quale una CCP in dissesto o a rischio di dissesto può conservare o accumulare liquidità annullando o riducendo i pagamenti del margine di variazione che altrimenti avrebbe dovuto effettuare ai membri compensatori.
In tali proposte l’idea è solitamente quella di continuare a riscuotere i pagamenti del margine di variazione dovuti dai membri compensatori.

Un bollettino della Reserve Bank of Australia ha rilevato che alcune CCP “… hanno regole che consentono la VMGH (e la completa cancellazione dei contratti aperti) quando le risorse finanziarie prefinanziate sono state esaurite dall’inadempienza di un partecipante”.

Il succo è che i custodi centrali dei titoli mobiliari (Euroclear, Clearstream, Euronext, etc.) possono essere espropriati dei titoli detenuti per conto terzi (per esempio, di chi ha un portafoglio titoli in banca che a sua volta è depositato da loro). Ovvero sono a rischio: fondi pensione, sindacati, enti locali, banche. assicurazioni, enti di previdenza, grandi investitori privati (per es. il Vaticano), etc. etc.

(Ma perché un custode centralizzato dei titoli dovrebbe fallire? Perché, per esempio, utilizza la sua massa titoli come collaterale per investimenti speculativi sui derivati… che attualmente ammontano ad almeno 50 volte il PIL mondiale).

Vedi anche:

La Grande Stangata: come ci razzieranno azioni, obbligazioni e titoli di stato (libro)

Commenti (1)

  • Pietro Vittorio Dedò

    Strani personaggi, al seguito di strane organizzazioni (di solito non onestamente organizzate), costruiscono “castelli di sabbia” proponendoli come soluzione avanzata per situazioni anomale.
    Bisogna costruire un nuovo assetto legale internazionale che stabilisca priorità, impegni e soprattutto SCELGA persone autorevoli, oneste e con principi onesti. Tutto il resto, nel tempo breve, crollerà.

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