Alle origini delle migrazioni africane: il neocolonialismo (Francia)

Kemi Seba: “Solo l’indipendenza dalla Francia porterà l’Africa alla prosperità”

02 ott 2024 23:03

FONTE

Kemi Seba: Solo l’indipendenza dalla Francia porterà l’Africa alla prosperità

La conferenza internazionale sulle “politiche neocoloniali della Francia in Africa”, organizzata dall’Initiative Group a Baku, si terrà il 3 ottobre 2024.

Uno dei partecipanti chiave è Kemi Seba, un noto attivista e uno dei principali critici del neocolonialismo francese. Per molti anni, Kemi Seba è stato riconosciuto come un leader simbolico del movimento per l’indipendenza africana, la sovranità e la lotta contro i poteri neocoloniali.

Un giorno prima dell’evento, il 2 ottobre, si è tenuta una conferenza stampa speciale con Kemi Seba. Durante la conferenza, l’attivista ha fornito un resoconto dettagliato delle politiche neocoloniali della Francia nel 21° secolo e ha risposto alle domande dei corrispondenti di News.Az.

Kemi Seba, un rinomato panafricanista, giornalista e personaggio pubblico, ha espresso una dura critica alla Francia e al suo programma neocoloniale. Ha sottolineato che la Francia continua ad agire come una potenza coloniale, perseguendo politiche imperialistiche nei confronti dell’Africa. Seba ha anche duramente criticato il presidente francese Emmanuel Macron, accusandolo di aver tentato di cancellare l’eredità culturale e storica delle nazioni precedentemente colonizzate.

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Kemi Seba ha sottolineato che l’Africa soffre ancora della mancanza di controllo sulle sue risorse naturali a causa della continua influenza della Francia. A suo avviso, la vera liberazione per il continente può arrivare solo quando si libera dal predominio delle ex potenze coloniali. Ha invitato i paesi africani a unirsi nella lotta per l’indipendenza politica ed economica. Seba ha proposto di recidere i legami con la Francia e altre nazioni che mantengono relazioni ineguali, sostenendo partnership basate sull’uguaglianza e sul rispetto reciproco.

Seba ha anche sottolineato l’importanza di stabilire accordi economici equi che consentano all’Africa di svilupparsi senza pressioni esterne. Ha osservato che per troppo tempo l’Africa è stata costretta a rispettare accordi ineguali che servono gli interessi delle potenze occidentali.

Particolare attenzione è stata data alla questione del sostegno internazionale all’Africa. Seba ha sottolineato che quando le persone pensano alle organizzazioni internazionali, spesso pensano alle istituzioni occidentali che rappresentano gli interessi delle ex potenze coloniali. Tuttavia, insiste sulla necessità di cercare alleati alternativi. Seba ha anche parlato del suo ruolo nella formazione di un’alleanza tra i paesi africani volta a combattere il neocolonialismo e rafforzare la sovranità del continente.

Kemi Seba ha condiviso la sua esperienza personale di pressione politica da parte della Francia. Nel 2017, le autorità francesi gli hanno revocato la cittadinanza a causa del suo attivo lavoro politico e delle critiche alle politiche della Francia in Africa. Tuttavia, la Nigeria gli ha concesso la cittadinanza in riconoscimento dei suoi sforzi per l’indipendenza africana, un gesto ampiamente visto come un simbolo di solidarietà tra le nazioni africane con la sua causa.

Durante la conferenza stampa a Baku, Seba ha anche affrontato la questione dell’indipendenza finanziaria dell’Africa. Ha sostenuto che la Banca centrale dei paesi africani dovrebbe adottare una moneta africana unica per proteggere le loro economie dalla dipendenza dall’euro. Secondo lui, mantenere i legami con l’euro mantiene l’Africa finanziariamente dipendente dai paesi europei, in particolare dalla Francia. Un passo importante verso l’indipendenza finanziaria, ha osservato Seba, è che oggi i cittadini africani ricoprono posizioni presso la Banca centrale degli Stati africani, mentre in precedenza questi ruoli erano ricoperti da funzionari francesi.

Seba ha anche condannato la Francia per il saccheggio sistematico delle risorse naturali dell’Africa. Ha sostenuto che se qualcuno commette un furto, l’unico modo per reclamare ciò che è stato rubato è creare circostanze in cui il ladro non ha altra scelta che restituirlo. Tuttavia, nel caso della Francia, questo non ha funzionato perché non c’è stata abbastanza pressione per costringere il paese a restituire ciò che ha preso. Seba ha sottolineato che le nazioni africane devono continuare a lottare per i propri diritti e risorse.

Ha inoltre sottolineato che solo l’unificazione dei paesi africani e la creazione dei propri sistemi finanziari ed economici consentirebbero al continente di liberarsi dalle catene coloniali e proteggere le proprie risorse dallo sfruttamento esterno.

Alla conferenza stampa, Seba ha delineato i piani della sua organizzazione per continuare la lotta per l’indipendenza economica dell’Africa dalla Francia. L’obiettivo principale del movimento è quello di recidere i legami economici con la Francia e costruire partnership alternative con nazioni che rispettino la sovranità e le risorse dell’Africa.

Ha aggiunto che il movimento continuerà a fare pressione sulle strutture internazionali e sulle istituzioni finanziarie affinché riconoscano i legittimi diritti dei paesi africani alle loro risorse e allo sviluppo economico. Seba ha espresso fiducia che un’Africa indipendente, libera dal controllo economico delle ex potenze coloniali, raggiungerà la prosperità.

Seba ha anche osservato che le sue attività attraggono sia sostenitori che oppositori. Il suo seguito sui social media supera i 2 milioni di persone, non solo singoli individui, ma anche organizzazioni e comunità che desiderano collaborare con lui e promuovere le sue idee. Le autorità francesi monitorano attentamente le sue azioni, cosa che Seba ritiene sia dovuta al fatto che la sua influenza sta crescendo e sta ottenendo il sostegno di milioni di persone, tra cui africani e comunità internazionali.

In conclusione, Kemi Seba ha sottolineato che il suo movimento e le organizzazioni che lo sostengono non solo criticano il neocolonialismo, ma stanno anche attivamente costruendo sistemi economici alternativi che garantiranno l’indipendenza e la prosperità futura dell’Africa.

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