“Esaminiamo il verbale numero 19 del 5 marzo 2020. In sostanza, cosa accade in questa seduta del CTS? Dopo le prime battute, in cui l’onorevole Ministro Speranza, parlando con i membri del comitato, afferma che alcune loro dichiarazioni nei giorni precedenti hanno creato disorientamento, viene introdotto il Generale Bonfiglio”, denuncia l’avv. Andrea Oddo. “Leggendo il verbale, si nota che il Generale Bonfiglio, appartenente al “Punto Nato UEO del DPC,” viene invitato. Ma che cos’è l’UEO? L’UEO è l’Unione dell’Europa Occidentale, un organo della NATO che, per quello che risulta, non dovrebbe più esistere dal 2011, eppure compare stranamente in un verbale del Consiglio dei Ministri del 2020. E che cos’è il DPC? Il DPC è il Dipartimento della Protezione Civile. [NdE: fu nella Protezione Civile che, sotto Zamberletti, confluì la Gladio (Stay Behind), l’organizzazione di guerra non ortodossa che fu accusata di numerosi attentati terroristici e colpi di stato, anche in nord Africa)]
Continuando a leggere il documento, si legge che il Generale Bonfiglio ricorda gli impegni relativi alla trattazione di documentazione riservata, sottolineando che la trasmissione dei documenti prodotti dal CTS avverrà d’ora in avanti tramite il “Punto Nato UEO del DPC” e il Ministero della Salute. A questo punto, dobbiamo riflettere su ciò che abbiamo letto. Si tratta di un documento certificato e timbrato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, classificato come “riservato,” anche se, una volta desecretato, il termine “riservato” è stato rimosso e sostituito con l’indicazione “informazione non classificata e controllata.”
Cerchiamo ora di commentare e comprendere. Ci avevano detto che tutto ciò fosse scienza, infatti CTS sta per Comitato Tecnico Scientifico. Improvvisamente, però, in uno dei primi verbali, scopriamo che non è solo scienza: appare un soggetto non scientifico, cioè la NATO. Questo è molto interessante per capire la portata di ciò che stiamo analizzando. In un verbale riguardante ricercatori, studiosi e scienziati che si occupano della salute pubblica, improvvisamente interviene un rappresentante della NATO, il Generale Bonfiglio, che a quanto pare non è rintracciabile online. Interviene e si frappone tra il CTS e i suoi componenti, dichiarando che da quel momento in poi tutto sarebbe passato attraverso la NATO.
Nello stesso giorno, il 5 marzo 2020, al Pentagono si tiene una conferenza stampa, in cui alti esponenti del Dipartimento della Difesa americano discutono dello sviluppo di un vaccino contro il coronavirus. Durante questa conferenza, si legge nel titolo del video, gli esperti medici hanno discusso dello sforzo dell’intero governo americano per indagare e sviluppare vaccini candidati contro il COVID-19. Parliamo del marzo 2020, esattamente il 5 marzo. Ricordo che il lockdown in Italia è stato imposto il 9 marzo, quindi solo quattro giorni dopo.
In Italia, queste informazioni arrivarono solo successivamente, dopo due o tre mesi, quando si cominciò a parlare di un vaccino in fase di definizione e sviluppo. I militari hanno affermato che avrebbero sostenuto lo sforzo per indagare e sviluppare vaccini contro il COVID-19. Il Generale Michael Tully, comandante del Comando di Ricerca e Sviluppo Medico dell’Esercito Americano, il Colonnello Wendy Sammons Jackson, direttore del programma di ricerca sulle malattie infettive militari, il Dr. Nelson Michael, direttore del Centro per la Ricerca sulle Malattie Infettive presso il Walter Reed Army Institute Research, e il Dr. Caton Mojavar, direttore del Dipartimento di Malattie Infettive Emergenti presso lo stesso istituto, hanno annunciato che i militari avrebbero sviluppato un vaccino.
Questo solleva una domanda: quale correlazione c’è tra lo sviluppo del vaccino e il coinvolgimento militare, e perché ne parlavano contemporaneamente nello stesso giorno? Se vi è un coinvolgimento militare, utilizzando la narrazione relativa alla positività al virus e all’effettiva esistenza della malattia sulla base di un test la cui affidabilità è stata spesso messa in dubbio, cosa significa tutto ciò? Non abbiamo assistito soltanto a un evento sanitario o a un’iniziativa farmaceutica, ma a qualcosa di diverso: una vera e propria operazione che ha avuto come supporto l’apparato militare e forse non solo come supporto, ma anche come protagonista, dato che questi vaccini sembrerebbero essere prodotti da aziende legate all’apparato militare.
Cosa significa tutto questo? Ci veniva detto che fosse scienza, invece, c’era anche la NATO. E cosa si nasconde dietro tutto questo? Perché vediamo istituzioni bloccate? Qui, signori, possiamo credere o meno alle varie interpretazioni su tutto ciò che abbiamo visto, dalle questioni sui vaccini a quelle dei no-vax, ma ci sono delle realtà che dobbiamo considerare. Abbiamo assistito allo stravolgimento del metodo scientifico, abbiamo visto istituzioni della nostra Repubblica che non vogliono approfondire, non vogliono effettuare autopsie, archiviano denunce e sembrano sostenere che tutto sia sotto controllo, senza però verificare realmente questo status di “perfezione.”
Sappiamo che è stata combattuta una battaglia per poter vedere i famosi verbali del Comitato Tecnico-Scientifico, che d’ora in poi chiameremo CTS. Questa battaglia fu affrontata giudizialmente e fu una causa intentata dagli Istituti Einaudi. La causa fu vinta, e il Ministero della Salute, con il Ministro Speranza, si trovò di fronte alla richiesta di vedere questi verbali. Il Ministero si oppose, ma intervenne nel frattempo il COPASIR, il Comitato per i Servizi Segreti Civili, l’organismo che coordina i servizi civili.
Il COPASIR dichiarò: “Noi vogliamo vedere i verbali, quindi dovete mostrarli.” A quel punto i verbali furono desecretati, perché in precedenza erano secretati. Ora, questi verbali sono numerosissimi, e quindi il loro studio richiede tempo, fatica e soprattutto una mente sgombra per poter comprendere appieno e coordinare i pensieri”,