L’indagine in corso sui vaccini Covid raggiunge nuovi sviluppi: una serie di e-mail svela l’influenza della direttrice Von der Leyen sull’Agenzia europea per i medicinali (EMA), mentre emergono dettagli inquietanti sulla valutazione dei rischi nei vaccini Pfizer. Noël Wathion (11 settembre 1956 – 12 agosto 2023), vicedirettore dell’EMA, parlava di un’atmosfera tesa e scomoda, sollevando interrogativi sulle influenze esterne nel processo decisionale. Il contratto miliardario con Pfizer, firmato senza conoscere appieno gli effetti a lungo termine, solleva ulteriori domande sulla trasparenza dell’EMA. Le e-mail rivelano anche discrepanze tra lotti commerciali e sperimentali, mentre il capo dell’EMA avverte delle possibili conseguenze politiche. Nel contesto, la morte improvvisa di Wathion aggiunge un tassello inquietante a questo intricato scenario.
I documenti trapelati non fanno altro che peggiorare lo scandalo europeo dei vaccini
Noël Wathion, vicedirettore e responsabile del reparto COVID-19 presso l’Agenzia europea per i medicinali (EMA), ha dichiarato il 19 novembre 2020 di aver subito pressioni da Ursula von der Leyen, direttrice dell’EMA. Tale rivelazione è emersa in un contesto in cui Wathion, insieme ad altri membri dell’EMA, era incaricato di valutare i rischi associati ai vaccini che avrebbero dovuto sconfiggere la pandemia in corso.
Il 20 novembre 2020, il giorno successivo a questa dichiarazione, l’Unione Europea e la Pfizer hanno firmato un contratto per l’acquisto di 300 milioni di dosi di vaccino. Interessante notare che, in quel momento, l’efficacia e gli effetti a lungo termine del vaccino erano ancora sconosciuti.
Le tensioni interne all’EMA sono state riportate da Wathion stesso in una e-mail indirizzata ai suoi colleghi, descrivendo un’atmosfera “tesa” e a tratti “scomoda”. La questione delle tempistiche tra l’approvazione statunitense ed europea è emersa come una potenziale fonte di tensione politica per la Commissione europea, che potrebbe affrontare conseguenze significative.
Remco van Velzen ha portato alla luce ulteriori preoccupazioni, affermando che i vaccini Pfizer sono stati approvati sotto pressione, utilizzando un approccio “piegarsi o rompersi”. Ha anche divulgato un’altra e-mail dell’EMA, datata novembre 2020, che evidenzia le disparità tra i lotti commerciali e sperimentali, in termini di integrità dell’mRNA (55% contro 78%). Questo dettaglio ha sollevato serie preoccupazioni.
Van Velzen ha sottolineato la mancanza di considerazione da parte dell’EMA per la necessità di nuovi studi clinici relativi al prodotto commerciale con ridotta integrità dell’mRNA, definendo questa situazione come “difficilmente concepibile”.
Het Europese vaccinatieschandaal wordt serieus alleen nog maar groter/erger door deze uitgelekte documenten.
Ben jij hier van op de hoogte Marcel de Graaff @MJRLdeGraaff ??
De mededirecteur van #EMA rapporteerde op 19 november 2020 hoe hij onder druk werd gezet door Europees… pic.twitter.com/wYFaG3fd06
— Remco Van Velzen (@VelzenRemco) December 5, 2023
Il capo dell’EMA, Wathion, ha avvertito delle possibili conseguenze politiche nel caso di ritardi significativi nell’approvazione, sottolineando l’importanza di valutare attentamente tali implicazioni. Cees van den Bos, analista di dati, ha contribuito con un commento provocatorio, suggerendo sarcasticamente l’iniezione di materiali dubbi in milioni di cittadini europei, sottolineando l’incertezza sulla concentrazione di tali sostanze.
Un particolare degno di nota è che Noël Wathion è deceduto in modo improvviso nel mese di agosto, aggiungendo ulteriori elementi di interesse a questa vicenda.