Pubblichiamo il testo tradotto in italiano dell’Accordo di cooperazione in materia di sicurezza tra Ucraina e Italia
Preambolo
L’Ucraina e l’Italia, di seguito denominati “i Partecipanti”, ribadiscono la loro condanna della guerra di aggressione in corso da parte della Russia, che costituisce una palese violazione della Carta delle Nazioni Unite. L’Italia ribadisce il suo incrollabile sostegno all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina all’interno dei suoi confini, riconosciuti a livello internazionale fin dal 1991, compreso il mare territoriale, e al suo diritto intrinseco di autodifesa contro l’aggressione russa ai sensi dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite.
I partecipanti riconoscono che l’Ucraina e l’intera Europa non saranno sicure finché non ci sarà una pace giusta che rispetti i diritti dell’Ucraina ai sensi del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite.
A seguito della Dichiarazione congiunta dei Paesi del G7 firmata a Vilnius il 12 luglio 2023, l’Italia contribuirà, insieme ai partner, agli impegni di sicurezza nei confronti dell’Ucraina, che aiuteranno l’Ucraina a difendersi, a resistere agli sforzi di destabilizzazione e a scoraggiare gli atti di aggressione in futuro, compresi gli sforzi per sviluppare le forze di sicurezza e di difesa dell’Ucraina, ricostruire la sua economia nazionale e proteggere i suoi cittadini.
L’Italia sostiene l’iniziativa dell’Ucraina per una pace globale, giusta e duratura, basata sulla sovranità e l’integrità territoriale del Paese. La formula di pace ucraina in 10 punti comprende una serie di importanti obiettivi, molti dei quali su cui l’Italia sta già lavorando, tra cui la sicurezza alimentare ed energetica. L’Italia è pronta a cooperare con l’Ucraina per assicurare la più ampia partecipazione internazionale possibile all’attuazione della Formula di pace ucraina.
I Partecipanti ricordano che l’Ucraina continuerà ad attuare un ambizioso programma di riforme e che l’Italia è impegnata a sostenere gli sforzi di riforma dell’Ucraina. Questi sono essenziali per le sue aspirazioni europee e della NATO.
La difesa, la sicurezza, la ripresa e le riforme dell’Ucraina, nel contesto delle sue ambizioni europee ed euro-atlantiche, si rafforzano a vicenda. Pertanto, l’Italia e l’Ucraina hanno deciso congiuntamente di rafforzare la loro cooperazione in materia di sicurezza perseguendo i seguenti impegni e misure bilaterali di sicurezza a lungo termine.
- I partecipanti ricordano il diritto intrinseco degli Stati all’autodifesa individuale e collettiva e l’illegalità di tutti i tentativi di ridisegnare i confini con la forza. Le forze di sicurezza e di difesa dell’Ucraina stanno difendendo non solo la sovranità dello Stato, la sua indipendenza e il suo territorio, ma anche la Carta delle Nazioni Unite, i nostri valori condivisi e i principi fondamentali del diritto internazionale. L’Italia continuerà a sostenere l’Ucraina nei suoi sforzi di difesa fino a quando sarà necessario.
- È politica dell’Italia assistere l’Ucraina nel preservare la sua difesa qualitativa e il suo vantaggio militare in un contesto di rapida, incerta e impegnativa trasformazione politica e di sicurezza regionale.
- I Partecipanti lavoreranno insieme, e con altri partner dell’Ucraina, per garantire che le forze di sicurezza e di difesa dell’Ucraina siano in grado di ripristinare pienamente l’integrità territoriale dell’Ucraina all’interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale, nonché di aumentare la capacità di resistenza dell’Ucraina in modo che sia sufficiente a dissuadere e a difendersi da futuri attacchi e coercizioni.
- A tal fine, i Partecipanti coopereranno per assicurare una forza sostenibile in grado di difendere l’Ucraina ora e di scoraggiare l’aggressione russa in futuro. L’Italia sosterrà l’Ucraina nella difesa della sua sovranità nell’ambito dei suoi mezzi e delle sue capacità, in conformità con i requisiti legislativi e costituzionali nazionali e fornirà all’Ucraina assistenza tempestiva in materia di sicurezza, equipaggiamenti militari moderni (compreso il supporto medico militare) e armi, in tutti i domini terrestre, aereo e marittimo, spaziale e cibernetico, dando priorità, ma non solo, alla difesa aerea, all’artiglieria, alla potenza di fuoco a lungo raggio, ai veicoli corazzati, allo sminamento, ai mezzi di ricognizione, ai sistemi senza pilota, ai mezzi ingegneristici, alle tecnologie dell’informazione, alla guerra elettronica, alle forze aeree e alle capacità marittime e ad altre capacità chiave, come richiesto dalle circostanze presenti e future.
- Dall’inizio della guerra, l’Italia ha sostenuto l’Ucraina in modo completo con contributi in diversi settori. Tra questi, 110 milioni di euro per il sostegno al bilancio, 200 milioni di euro per i prestiti agevolati, 100 milioni di euro per gli aiuti umanitari, 820 milioni di euro per sostenere i rifugiati ucraini in Italia, 400 milioni di euro circa per il sostegno macrofinanziario, 213 milioni di euro per il sostegno allo sviluppo, 200 milioni di euro per sostenere la resilienza energetica dell’Ucraina. L’Italia ha fornito contributi sostanziali all’Ucraina e continuerà a rispondere ai bisogni più urgenti e immediati dell’Ucraina per rafforzare le sue capacità di sicurezza.
- L’Italia ha fornito all’Ucraina 8 pacchetti di aiuti militari nel 2022 e 2023 e intende mantenere lo stesso livello di sostegno militare aggiuntivo nel 2024, che sarà determinato in dettaglio attraverso consultazioni tra i partecipanti e tenendo conto delle esigenze contingenti dell’Ucraina. A questo proposito, l’Italia ha già prorogato per tutto il 2024 la relativa normativa che autorizza un ulteriore sostegno militare.
- L’Italia continuerà a sostenere l’Ucraina per i dieci anni di durata del presente Accordo.
Articolo 2. Capacità future delle forze ucraine
- L’Italia è disposta a partecipare all’impegno internazionale, a livello bilaterale e con i partner (ad esempio nell’ambito del G7, dell’UE e dell’area euro-atlantica, anche attraverso la partecipazione alle coalizioni di capacità nell’ambito del Gruppo di Contatto per la Difesa dell’Ucraina), al fine di sostenere le Forze di Difesa dell’Ucraina e le altre componenti della sicurezza nei loro sforzi di modernizzazione. In questo senso, l’industria italiana della difesa è anche pronta a interagire con le industrie ucraine per sostenerle nella ricostruzione o nel consolidamento delle produzioni nazionali di equipaggiamenti, materiali e munizioni.
- L’Italia sosterrà lo sviluppo delle forze di sicurezza e di difesa dell’Ucraina anche, ma non solo, per quanto riguarda la progettazione delle forze future, l’avvicinamento ai concetti e alle procedure operative della NATO, l’addestramento del comando e del personale, le esercitazioni combinate e la maggiore compatibilità e interoperabilità con gli alleati della NATO.
Articolo 3. Cooperazione tra industrie della difesa
- Le industrie della difesa dei Partecipanti rafforzeranno la loro cooperazione nei limiti delle rispettive legislazioni e in conformità con il quadro esistente basato su accordi bilaterali. In particolare, l’Italia sostiene le imprese italiane nello sforzo di cooperare con l’Ucraina attraverso l’iniziativa Ukrainian Defence Industry Compact, anche considerando il trasferimento di tecnologia, i partenariati, la creazione di joint venture e le opportunità di investimento.
- L’Italia lavorerà con la propria industria della difesa e con l’Ucraina per contribuire allo sviluppo della base industriale della difesa ucraina, sviluppare una roadmap di cooperazione strategica nell’industria della difesa e identificare le opportunità per una più stretta collaborazione e partnership industriale nel settore della difesa. L’Italia collaborerà con l’Ucraina per individuare le aree di investimento di maggiore impatto, rafforzerà gli sforzi per ridurre le barriere esistenti per la cooperazione e incoraggerà e sosterrà l’industria della difesa a investire, in particolare esplorando le opportunità di produzione congiunta. I partecipanti promuoveranno l’integrazione delle industrie ucraine con la base industriale e tecnologica di difesa europea (EDTIB), sfruttando al contempo le iniziative dell’UE ove pertinenti.
- L’Italia collaborerà con l’Ucraina per eliminare le strozzature esistenti nella catena di approvvigionamento dei materiali per la difesa, che ostacolano lo sviluppo della capacità di produzione dell’Ucraina per armi e munizioni essenziali o prioritarie.
- I Partecipanti si adopereranno per individuare le fonti di finanziamento necessarie per consentire lo sviluppo della base industriale della difesa ucraina e incoraggiare gli investimenti in nuovi impianti. L’Italia fornirà assistenza e sostegno finanziario per il potenziamento dell’industria della difesa ucraina.
- I Partecipanti promuoveranno lo scambio di informazioni sulle rispettive attività di ricerca e sviluppo nel settore della difesa, al fine di realizzare progetti e programmi comuni per lo sviluppo di nuove soluzioni di difesa. A tal fine, l’Italia incoraggerà la propria industria della difesa a collaborare con l’Ucraina per sostenere la riparazione e la manutenzione locale dei sistemi di difesa, garantendo la protezione delle tecnologie trasferite e dei diritti di proprietà intellettuale.
- L’Italia sosterrà, ove possibile, gli sforzi dell’Ucraina per integrare la propria industria della difesa nella NATO e nei quadri di difesa e sicurezza dell’UE.
Articolo 4. Addestramento ed esercitazioni
- L’Italia continuerà a contribuire alla Missione di Assistenza Militare dell’UE (EUMAM) in Ucraina fornendo personale e moduli di addestramento, come appropriato. Allo stesso tempo, le Forze Armate italiane svolgeranno addestramenti specifici e specializzati su base bilaterale, in stretto coordinamento con l’EUMAM in Ucraina e il Gruppo di Assistenza alla Sicurezza – Ucraina (SAG-U). Non appena la situazione lo consentirà, su richiesta della controparte, le Forze Armate italiane esamineranno la possibilità di condurre esercitazioni combinate, in Italia e in Ucraina, per meglio sostenere il processo di standardizzazione e interoperabilità delle Forze di Difesa e Sicurezza dell’Ucraina.
- L’Italia fornirà inoltre sessioni di formazione e addestramento per le forze dell’ordine, come la Guardia Nazionale Ucraina e il Servizio di Guardia di Frontiera dello Stato, e continuerà a fornire supporto materiale alle agenzie partner nel settore delle forze dell’ordine. Inoltre, l’Italia fornirà sostegno alla formazione medica e alle protesi.
Articolo 5. Riforma del settore della sicurezza e della difesa
- L’Ucraina farà progredire le riforme e la modernizzazione della difesa, anche rafforzando il controllo civile democratico del settore della sicurezza e migliorando l’efficienza e la trasparenza delle istituzioni di sicurezza e di difesa e dell’industria della difesa ucraina.
- L’Italia continuerà a fornire assistenza e consulenza per la riforma e l’ulteriore sviluppo delle future forze ucraine, sia a livello bilaterale che con i partner (nell’ambito dell’UE e dell’area euro-atlantica, anche attraverso il contributo alla Missione Consultiva dell’UE – EUAM – in Ucraina). Inoltre, non appena la situazione di sicurezza lo consentirà, l’Italia intende cooperare attraverso specifici Piani di Cooperazione Militare volti a sostenere lo sviluppo militare dell’Ucraina. L’Italia intende inoltre sostenere lo sviluppo militare professionale della Difesa ucraina fornendo l’accesso alle istituzioni italiane di formazione militare.
- L’Italia fornirà consulenza e sostegno al lavoro sulla governance e sulle politiche di difesa per supportare il Ministero della Difesa ucraino.
Articolo 6. Cooperazione in materia di sicurezza
Cooperazione in materia di intelligence.
I Partecipanti rafforzeranno la loro cooperazione in materia di intelligence e sicurezza, conformemente al quadro esistente basato su accordi bilaterali.
Cooperazione nella sfera della sicurezza informatica.
- I Partecipanti collaboreranno per consentire all’Ucraina di individuare, scoraggiare e interrompere le aggressioni e lo spionaggio informatico di qualsiasi Stato ostile, nonché la guerra ibrida, anche attraverso una maggiore resilienza informatica e la protezione delle infrastrutture critiche dagli attacchi informatici, la formazione di specialisti di sicurezza informatica e la fornitura di assistenza tecnica internazionale all’Ucraina.
- I Partecipanti collaboreranno per individuare e scoraggiare l’uso irresponsabile delle capacità informatiche da parte di qualsiasi Stato e di attori non statali contro i Partecipanti. I Partecipanti si sosterranno reciprocamente condividendo intelligence e competenze nei settori della sicurezza informatica e delle tecnologie di comunicazione avanzate (tra cui, ma non solo, il cloud e il quantum computing, le tecnologie di rete avanzate, l’Internet degli oggetti, l’intelligenza artificiale, ecc.), nonché adottando misure di rafforzamento delle capacità informatiche per contrastare questa minaccia
Cooperazione in materia di sicurezza delle informazioni.
I partecipanti collaboreranno per migliorare le capacità dell’Ucraina di contrastare le minacce alla sicurezza dell’informazione, la manipolazione dell’informazione russa e di qualsiasi altro paese, la propaganda maligna e le campagne di disinformazione che incidono sulla sicurezza nazionale; promuovere lo sviluppo di programmi congiunti di istruzione e formazione per i professionisti della sicurezza informatica e lo scambio regolare di esperienze.
Cooperazione nella lotta contro le forme gravi di criminalità organizzata.
Laddove le condizioni di sicurezza e di incolumità lo consentano, i Partecipanti intraprenderanno azioni per contrastare le attività della criminalità grave e organizzata (SOC), in particolare gli individui e i gruppi che cercano di infiltrarsi nella società ucraina, hanno un’influenza criminale in alcune regioni, comprese quelle temporaneamente occupate, e sono attivamente utilizzati come strumento di guerra ibrida per contrastare i processi di ripresa e riconciliazione in Ucraina.
I partecipanti riconoscono la necessità di combattere le operazioni di finanza illecita volte a minare la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, nonché la sua stabilità interna.
Sicurezza delle informazioni.
Nessuna informazione, classificata o non classificata, scambiata ai sensi del presente Accordo, sarà comunicata a terzi (compresi Stati terzi, Organizzazioni internazionali e amministrazioni nazionali che non sono i destinatari originari delle informazioni, come le autorità giudiziarie nei procedimenti giudiziari nazionali) senza il previo consenso scritto dell’Originatore.
Parte II. Partenariato economico
Articolo 7. Stabilità economica, resilienza e ricostruzione, sviluppo sostenibile e riforme.
L’Italia, insieme alle organizzazioni e ai partner internazionali, è impegnata a partecipare alla ripresa e alla ricostruzione dell’Ucraina. È importante porre le basi per un impegno ambizioso e a lungo termine che crei opportunità e permetta al popolo ucraino di ricostruire il proprio Paese. Coinvolgere tutti i partner interessati, comprese le aziende private e i donatori internazionali, con l’obiettivo di garantire il sostegno finanziario, gli investimenti e le conoscenze necessarie, è essenziale per assicurare un futuro prospero all’Ucraina. In questo senso, l’Italia ospiterà la Conferenza sulla ripresa dell’Ucraina nel 2025.
a. Cooperazione economica.
Sulla base della Dichiarazione congiunta rilasciata il 26 aprile 2023 al termine della Conferenza bilaterale sulla ripresa dell’Ucraina, l’Italia e l’Ucraina si sono impegnate a rafforzare la cooperazione tra le loro imprese per la ripresa e la ricostruzione dell’Ucraina e hanno espresso la loro disponibilità a collaborare nell’ambito delle sanzioni per garantire la stabilità economica e la prosperità di entrambi i Paesi.
b. Energia e altre infrastrutture critiche.
- L’Italia continuerà a sostenere l’Ucraina nel far fronte alle urgenti necessità umanitarie generate dalla guerra di aggressione russa, nel ricostruire rapidamente le infrastrutture critiche e sociali distrutte e i mezzi di sussistenza, e nel creare le migliori condizioni possibili per la ricostruzione del tessuto socio-economico del Paese.
- L’Italia contribuirà allo sviluppo delle capacità di protezione delle infrastrutture critiche dell’Ucraina, anche attraverso il gruppo di coordinamento G7+ Energia, nonché all’accesso degli specialisti ucraini ai programmi internazionali pertinenti.
- L’Italia coinvolgerà specialisti ucraini con esperienza nella sicurezza delle infrastrutture critiche per realizzare progetti pertinenti sul proprio territorio e nei Paesi partner. I partecipanti avvieranno programmi congiunti di istruzione e formazione per gli specialisti della protezione delle infrastrutture critiche.
- L’Italia collaborerà con l’Ucraina per individuare fonti di finanziamento, compreso il settore privato, per sviluppare la protezione, la resilienza e il ripristino delle infrastrutture critiche in vari settori, tra cui l’energia, i trasporti, l’alimentazione (agricoltura), le comunicazioni, i prodotti chimici, la produzione di armi e munizioni, ecc.
- I partecipanti intendono espandere ulteriormente la loro attuale cooperazione bilaterale per rafforzare la resilienza dell’Ucraina contro i rischi legati alle armi nucleari, biologiche e chimiche.
c. Recupero e ricostruzione e sviluppo sostenibile.
1. L’Italia sosterrà la ripresa precoce e la ricostruzione combinando misure di emergenza con interventi a più lungo termine, anche nell’ambito della piattaforma di coordinamento dei donatori del G7. Visti i danni causati dalla guerra di aggressione russa, ciò implica il sostegno ai soccorsi a breve termine, al rapido recupero, alla ricostruzione e alla modernizzazione, intensificando al contempo il coordinamento internazionale e la cooperazione bilaterale.
2. I partecipanti coopereranno per garantire la partecipazione cruciale del settore privato nel processo di recupero e ricostruzione dell’Ucraina.
3. L’Italia continuerà a collaborare con la città di Odesa e la regione di Odesa per sostenerne, tra l’altro, finanziariamente la ricostruzione, la resilienza e le riforme.
d. Sminamento.
1. I Partecipanti continueranno a collaborare allo sminamento del territorio dell’Ucraina.
2. L’Italia, in cooperazione con altri partner, sosterrà i Servizi di Emergenza dello Stato ucraino per sviluppare e sostenere gli standard internazionali di sminamento nelle loro operazioni.
3. I Partecipanti riconoscono la necessità di unire gli sforzi volti a proteggere la popolazione e i territori dell’Ucraina dalle conseguenze negative, compreso il danno ambientale, causate dalle mine e dai residuati bellici esplosivi a seguito dell’aggressione armata russa e ad alleviare le devastanti conseguenze dopo il suo completamento.
e. Risarcimento di perdite, lesioni e danni causati dall’aggressione russa.
1. I Partecipanti ribadiscono che, anche in vista della futura ricostruzione dell’Ucraina, la Federazione Russa deve essere ritenuta responsabile di risarcire l’Ucraina per i danni, le perdite o le lesioni derivanti dalla sua aggressione e dai suoi atti illeciti a livello internazionale. L’Italia continuerà a sostenere l’immobilizzazione dei beni sovrani russi fino a quando la Federazione Russa non avrà pagato per i danni che ha causato all’Ucraina.
2. In via prioritaria, i Partecipanti continueranno a lavorare insieme ad altri, compresi gli Stati del G7, per esplorare le opzioni per lo sviluppo di meccanismi appropriati per fornire un risarcimento per i danni, le perdite o le lesioni causate dall’aggressione russa, come previsto anche dallo Statuto del Registro dei danni causati dall’aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina adottato dalla Risoluzione del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa CM/Res(2023)3 . A questo proposito, i Partecipanti esploreranno tutte le opzioni appropriate a sostegno di un futuro meccanismo di compensazione per l’Ucraina per fornire un risarcimento rapido e adeguato alle vittime dell’aggressione russa.
f. Aiuti umanitari, protezione civile e resilienza.
- I Partecipanti ribadiscono che, mentre l’Ucraina inizia la fase iniziale di ripresa e ricostruzione, garantiranno la continuazione di aiuti umanitari salvavita ben coordinati dove sono necessari. I Partecipanti collaboreranno per garantire una risposta umanitaria più mirata e prioritaria, in grado di raggiungere le persone più bisognose, anche nelle aree più difficili da raggiungere.
- I Partecipanti continueranno a sostenere le esigenze di stabilizzazione e di difesa civile, ad esempio sostenendo i servizi di emergenza dello Stato ucraino in diversi settori critici per rafforzare la loro risposta alle emergenze e migliorare la difesa civile, e sostenendo le amministrazioni regionali e locali nella fornitura di rifugi, in particolare nelle scuole.
- I partecipanti collaboreranno alla ricostruzione del sistema nazionale di resilienza dell’Ucraina e cercheranno possibilità bilaterali e multilaterali, compresi i finanziamenti, per sviluppare le capacità ucraine di contrastare tutti i tipi di minacce naturali e artificiali e le sfide alla sicurezza della società ucraina, nonché il recupero delle aree e delle comunità colpite.
Parte. III Riforme
Articolo 8. Processo di riforma dell’Ucraina.
1. Sulla base della decisione presa dal Consiglio europeo il 23 giugno 2022 di concedere all’Ucraina lo status di Paese candidato all’UE e il 14 dicembre 2023 di avviare i negoziati di adesione, l’Italia continuerà a sostenere le aspirazioni dell’Ucraina a collegare la ricostruzione con le riforme del suo percorso comunitario, lavorando per il pieno allineamento all’acquis dell’UE.
2. L’Ucraina attuerà le riforme necessarie in settori quali l’applicazione della legge, il sistema giudiziario, la lotta alla corruzione, la corporate governance, la pubblica amministrazione, l’ambiente imprenditoriale, il settore economico, della sicurezza e della difesa, l’intelligence e le riforme della gestione dello Stato che sottolineino i suoi impegni nei confronti della democrazia, dello Stato di diritto, del rispetto dei diritti umani e della libertà dei media e che portino la sua economia su un percorso sostenibile e neutrale dal punto di vista climatico.
3. L’Italia incoraggia l’Ucraina a continuare il suo ambizioso processo di riforma, con particolare attenzione alle priorità di riforma: la giustizia e la pubblica amministrazione, lo Stato di diritto e la lotta alla corruzione e al riciclaggio di denaro.
4. L’Ucraina si impegna a proseguire il processo di riforma del decentramento e a rafforzare e modernizzare l’amministrazione a livello centrale e subnazionale.
5. Tutte le riforme saranno intraprese secondo le aree prioritarie di riforma stabilite per l’adesione all’UE e i parametri del Fondo Monetario Internazionale (FMI), e in stretto coordinamento con i principali donatori, in particolare le Istituzioni Finanziarie Internazionali, l’UE e il G7. L’Italia continuerà a sostenere l’Ucraina in questo percorso.
Parte IV. Sanzioni
Articolo 9. Sanzioni.
I Partecipanti riconoscono l’utilità di misure restrittive dell’accesso della Federazione russa ai finanziamenti, ai beni, alla tecnologia e ai servizi utilizzati per le sue aggressioni, per ridurre i flussi di reddito della Russia e per scoraggiare attacchi futuri. I partecipanti continueranno a lavorare per garantire che i costi dell’aggressione russa continuino ad aumentare, anche attraverso sanzioni e controlli sulle esportazioni. Da quando è iniziata la guerra di aggressione russa, l’Italia ha presentato, insieme ai suoi partner dell’UE, il più ampio pacchetto di sanzioni mai imposto contro una grande economia. Mentre l’aggressione della Federazione Russa nei confronti dell’Ucraina continua, l’Italia rimarrà impegnata nel contesto dell’UE a mantenere la pressione delle sanzioni sulla Federazione Russa fino a quando la sua guerra di aggressione contro l’Ucraina continuerà. L’Italia agirà con determinazione insieme ai partner per contrastare ogni forma di elusione delle sanzioni e per rafforzare la propria capacità di resistenza interna contro la finanza illecita e le élite legate alla Russia. I Partecipanti si forniranno reciprocamente informazioni aggiornate sui motivi delle sanzioni e altre informazioni pertinenti, nel rispetto degli obblighi in materia.
Parte V. Responsabilità
Articolo 10. Responsabilità.
1. I Partecipanti ribadiscono il loro impegno a ritenere la Federazione russa responsabile di aver causato perdite o danni a persone ed entità, nonché allo Stato dell’Ucraina, in conseguenza dei suoi atti illeciti a livello internazionale in Ucraina o contro l’Ucraina, compresa la sua aggressione in violazione della Carta delle Nazioni Unite.
2. I partecipanti ribadiscono che la Federazione russa deve assumersi la responsabilità giuridica, compresa la riparazione di eventuali danni causati da tali atti, che contribuirà anche a scoraggiare futuri attacchi e a sostenere la ripresa dell’Ucraina.
3. I Partecipanti cercheranno di chiamare a rispondere i responsabili di crimini di guerra e altri crimini internazionali, commessi in Ucraina o contro di essa nel contesto della guerra di aggressione russa, coerentemente con il diritto internazionale, anche sostenendo il lavoro dell’Ufficio del Procuratore generale dell’Ucraina e della Corte penale internazionale per garantire che i presunti crimini internazionali siano indagati in modo completo ed equo attraverso meccanismi giuridici indipendenti, efficaci e solidi.
4. I Partecipanti continueranno a impegnarsi nel “Gruppo ristretto sulle opzioni per l’istituzione di un tribunale sul crimine di aggressione contro l’Ucraina”.
Parte VI. Aggressioni future
Articolo 11. Cooperazione in caso di futura aggressione armata.
1. In caso di futuro attacco armato russo contro l’Ucraina, su richiesta di uno dei partecipanti, questi ultimi si consultano entro 24 ore per determinare le misure successive necessarie per contrastare o scoraggiare l’aggressione.
2. L’Italia afferma che in tali circostanze, agendo nell’ambito dei propri mezzi e delle proprie capacità e in conformità ai propri requisiti legali e costituzionali e alle norme e al diritto internazionale e dell’Unione Europea, fornirà all’Ucraina, a seconda dei casi, un sostegno rapido e sostenuto nel campo della sicurezza e della difesa, dell’industria della difesa, dello sviluppo delle capacità militari e dell’assistenza economica, cercherà di raggiungere un accordo in seno all’UE per imporre costi economici e di altro tipo alla Russia o a qualsiasi altro aggressore e si consulterà con l’Ucraina in merito alle sue esigenze nell’esercizio del diritto di autodifesa sancito dall’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite.
3. Al fine di garantire la più ampia ed efficace risposta collettiva a qualsiasi futuro attacco armato, i Partecipanti possono modificare queste disposizioni per allinearsi a qualsiasi meccanismo che l’Ucraina possa successivamente concordare con gli altri partner internazionali, compresi i partecipanti alla Dichiarazione congiunta del 12 luglio 2023.
Parte VII. Relazioni bilaterali, integrazione europea ed euro-atlantica
Articolo 12. Relazioni bilaterali.
- I Partecipanti riaffermano il loro impegno generale a rafforzare l’eccellente partenariato bilaterale in tutti i settori, a partire dal dialogo politico e diplomatico costante e coerente ad alto livello.
- I Partecipanti continueranno a sviluppare una cooperazione reciprocamente vantaggiosa nella sfera economica e commerciale, concentrandosi su settori quali l’energia e la transizione verde, la protezione dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile, l’agroalimentare, la finanza e i servizi connessi, le infrastrutture e i trasporti, le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, ma anche promuovendo e sostenendo le sinergie tra le rispettive PMI, i legami tra le istituzioni regionali e locali e i contatti interpersonali in tutti i settori pertinenti.
- I partecipanti si avvarranno a tal fine di tutte le sedi pertinenti, compreso il Consiglio bilaterale italo-ucraino per la cooperazione economica, industriale e finanziaria.
Articolo 13. Sostegno europeo e integrazione europea.
- Il futuro dell’Ucraina e del suo popolo è nella famiglia europea. L’Italia sostiene con forza il processo di adesione dell’Ucraina e i suoi sforzi per attuare le riforme necessarie per la futura adesione all’UE.
- L’Italia continuerà a sostenere l’Ucraina nel creare le condizioni per un rafforzamento delle relazioni economiche e commerciali che portino al graduale allineamento dell’Ucraina al mercato interno dell’UE, con l’obiettivo generale dell’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea.
- L’Italia continuerà a sostenere l’Ucraina nel suo percorso verso l’adesione all’UE e ad offrire orientamenti pratici.
Articolo 14. Integrazione euro-atlantica.
1. I Partecipanti collaboreranno per aiutare l’Ucraina a realizzare le riforme necessarie nel suo percorso verso la futura adesione alla NATO.
Parte VIII. Disposizioni finali
Articolo 15. Durata dell’Accordo.
- Il presente Accordo è valido per dieci anni dalla data della sua firma. I Partecipanti possono decidere congiuntamente di prorogare la durata del presente Accordo.
- Il presente Accordo entra in vigore immediatamente dopo la firma.
- Allo stesso tempo, in conformità con la Dichiarazione congiunta del G7 del 12 luglio 2023, i Partecipanti intendono che il presente Accordo rimanga in vigore mentre l’Ucraina prosegue il suo cammino verso la futura adesione alla comunità euro-atlantica.
- Nel caso in cui l’Ucraina diventi membro della NATO prima della scadenza del presente Accordo, i Partecipanti decideranno sul suo futuro status.
Articolo 16. Accordi esecutivi e tecnici.
1. I partecipanti designano, se necessario, organismi autorizzati per lo sviluppo e l’attuazione di accordi bilaterali in conformità con i settori di cooperazione specificati nel presente accordo.
2. Gli organi autorizzati dei Partecipanti possono stipulare accordi esecutivi e tecnici su settori specifici di cooperazione nell’ambito dell’attuazione del presente Accordo.
Articolo 17. Disposizioni finanziarie.
Le spese derivanti dall’attuazione del presente Accordo saranno coperte dai Partecipanti in base alle loro ordinarie disponibilità di bilancio senza alcun costo aggiuntivo per il bilancio dello Stato della Repubblica italiana e dell’Ucraina.
Articolo 18. Differenze di interpretazione.
Eventuali divergenze nell’interpretazione e/o nell’attuazione del presente Accordo saranno risolte in via amichevole attraverso consultazioni e negoziati diretti tra i Partecipanti.
Articolo 19. Risoluzione.
Il presente accordo può essere denunciato da uno dei partecipanti mediante notifica scritta all’altro partecipante della sua intenzione di denunciare l’accordo. Il presente accordo cessa di avere efficacia sei mesi dopo la data di ricevimento di tale comunicazione.
Articolo 20. Modifiche.
Il presente Accordo può essere modificato e integrato di comune accordo tra i Partecipanti, che lo formulano per iscritto.
Firmato a Kyjiv il 24 febbraio 2024, in duplice copia, nelle lingue italiana, ucraina e inglese. In caso di divergenza, prevarrà il testo in lingua inglese.
Originale inglese: https://www.governo.it/sites/governo.it/files/Accordo_Italia-Ucraina_20240224.pdf