Rimedi naturali per l’influenza rivelati da WikiLeaks nel 2009

Il testo analizza le diverse risposte governative all’epidemia di influenza H1N1 del 2009 in Ucraina e Turkmenistan, evidenziando un approccio marcatamente diverso rispetto a quello occidentale. In entrambi i paesi, si è assistito a una promozione di rimedi naturali (aglio, cipolla, limone in Ucraina; lamponi, miele, rafano in Turkmenistan) come alternative ai vaccini, alimentata da una sfiducia nei confronti della medicina ufficiale e, nel caso ucraino, da una forte politicizzazione della crisi sanitaria. Il contrasto con la posizione dell’OMS, che raccomandava la vaccinazione di massa, è netto. Il testo inoltre presenta una cronologia dettagliata degli eventi legati alla scoperta della correlazione tra il vaccino H1N1 Pandemrix e la narcolessia, sottolineando le implicazioni per la fiducia nella sicurezza vaccinale e il ruolo delle organizzazioni dei pazienti. L’insieme dei documenti offre quindi uno studio di caso comparativo, esaminando le scelte politiche e sanitarie adottate, le loro conseguenze e le implicazioni a lungo termine sulla percezione dei vaccini e sulla gestione delle crisi pandemiche.

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Fonti:
Rimedi Naturali contro l’Influenza: Ucraina e Turkmenistan
I governi ucraino e turkmeno hanno suggerito diversi rimedi naturali per combattere l’influenza, presentandoli come alternative ai vaccini.
Ucraina:
Il primo ministro Yulia Tymoshenko ha dichiarato pubblicamente di preferire limone, cipolla e aglio per proteggersi dall’influenza. Questi rimedi sono stati presentati come un’alternativa alla vaccinazione.
Turkmenistan:
I media statali hanno pubblicato articoli che raccomandavano l’uso di lamponi, miele e rafano per trattare e prevenire l’influenza. In particolare:
I lamponi erano suggeriti freschi, come marmellata o come tè. Era menzionato che l’aspirina poteva essere pericolosa per i bambini e che i lamponi erano una soluzione migliore per ridurre la febbre.
Il miele poteva essere aggiunto al tè insieme ai cinorrodi, fornendo un ulteriore apporto di vitamine.
Il rafano mescolato con succo di limone era suggerito per il raffreddore, specificando che poteva provocare lacrime per la prima settimana di trattamento, ma successivamente avrebbe liberato le vie nasali.
Per la prevenzione dell’influenza, si raccomandava l’uso di cipolla e aglio, presumibilmente per le loro proprietà antibiotiche naturali.
Prima di uscire di casa, era consigliata l’applicazione di unguento Oksolin, lozione per bambini o vaselina nelle narici, e di portare con sé una sciarpa con olio di lavanda, da tenere sul naso in presenza di persone che tossivano o starnutivano.
Inoltre, si consigliava di evitare i luoghi polverosi, perché i virus risiedono nella polvere.
In entrambi i paesi, l’approccio è stato quello di suggerire alternative naturali ai farmaci e ai vaccini, senza bisogno di dichiarare esplicitamente l’assenza di effetti collaterali per questi rimedi.
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Pandemrix e Narcolessia: Cronologia e Attori
Eventi Principali
Giugno 2009: L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dichiara la massima allerta per la pandemia di influenza H1N1.
Giugno 2009: In Ucraina, il Presidente Yushchenko accusa i suoi rivali politici di negligenza nella gestione dell’epidemia di H1N1.
4 Novembre 2009: Il Primo Ministro ucraino Tymoshenko dichiara di preferire l’aglio, le cipolle e il limone ai vaccini contro l’influenza.
5 Novembre 2009: Il capo dell’ufficio ucraino dell’OMS, Igor Pokanevych, sottolinea l’importanza della vaccinazione di massa per fermare l’epidemia.
7-9 Novembre 2009: In Turkmenistan, il quotidiano statale “Neytralniy Turkmenistan” pubblica articoli sui rimedi naturali per l’influenza, tra cui lamponi, miele e rafano.
8 Novembre 2009: Il Ministero della Salute del Turkmenistan si riunisce per informare i propri dipendenti sulla malattia respiratoria in corso, senza menzionare l’H1N1.
Ottobre 2009 – Agosto 2010: In Europa, vengono immunizzate almeno 38 milioni di persone contro l’H1N1, con il vaccino Pandemrix di GlaxoSmithKline (GSK) come il più utilizzato.
Ottobre 2009 in poi: Inizia la vaccinazione di massa in Europa contro l’H1N1, con Pandemrix come vaccino principale in alcuni paesi, tra cui Finlandia e Svezia.
Estate 2010: Medici svedesi e finlandesi iniziano a segnalare casi sospetti di narcolessia correlata al vaccino Pandemrix.
Gennaio 2011: La task force nazionale sulla narcolessia in Finlandia pubblica un rapporto preliminare.
Marzo 2011: L’Agenzia svedese per i prodotti medici pubblica uno studio di registro.
Giugno 2011: L’Agenzia svedese per i prodotti medici pubblica uno studio di inventario dei casi.
Agosto 2011: La task force nazionale sulla narcolessia in Finlandia pubblica un rapporto finale.
2012: Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) pubblica uno studio multinazionale sull’associazione tra narcolessia e vaccino Pandemrix.
Successivamente: Studi epidemiologici e biomedici confermano la connessione tra narcolessia e Pandemrix in diversi paesi europei, principalmente tra bambini e adolescenti.
Successivamente: Vengono istituite associazioni di pazienti per sensibilizzare, supportare e richiedere risarcimenti per i danni causati dal vaccino.
Anni Successivi: La ricerca scientifica si concentra sui meccanismi causali della narcolessia indotta dal vaccino, identificando il ruolo delle proteine “virali” e la risposta immunitaria.
Cast dei Personaggi Principali
Miguel Angel Ortiz Arjona: Medico presso l’Aguilar Health Care Centre, co-autore dello studio sulla copertura vaccinale H1N1 tra gli operatori sanitari.
Khaled Mahmoud Abd Elaziz: Co-autore dello studio sulla copertura vaccinale H1N1 tra gli operatori sanitari.
Jose Maria Caballero Lanzas: Co-autore dello studio sulla copertura vaccinale H1N1 tra gli operatori sanitari.
Mohamed Farouk Allam: Co-autore dello studio sulla copertura vaccinale H1N1 tra gli operatori sanitari.
Viktor Yushchenko: Presidente dell’Ucraina nel 2009, accusa i rivali politici di negligenza nella gestione della pandemia.
Yulia Tymoshenko: Primo Ministro dell’Ucraina nel 2009, promuove rimedi casalinghi piuttosto che la vaccinazione contro l’influenza.
Igor Pokanevych: Capo dell’ufficio ucraino dell’OMS, sostiene la vaccinazione di massa contro l’H1N1.
Sylvia Reed Curran: Incaricata d’affari statunitense in Turkmenistan, autrice del rapporto sulla risposta del governo turkmeno all’epidemia.
Venla Oikkonen: Accademica finlandese, autrice dello studio “The 2009 H1N1 pandemic, vaccine-associated narcolepsy, and the politics of risk and harm”.
Vari autori e ricercatori menzionati nella pubblicazione della Oikkonen, si sono dedicati a studi epidemiologici e biomedici per la comprensione dei meccanismi della narcolessia indotta dal vaccino Pandemrix della GlaxoSmithKlein (GSK).
Brevi Biografie dei Personaggi Principali
Miguel Angel Ortiz Arjona, Khaled Mahmoud Abd Elaziz, Jose Maria Caballero Lanzas, Mohamed Farouk Allam: Medici e ricercatori con interesse per la sanità pubblica, autori di uno studio sulla vaccinazione contro l’influenza H1N1.
Viktor Yushchenko: Politico ucraino, Presidente dal 2005 al 2010, noto per la sua posizione pro-occidentale e i suoi conflitti con il Primo Ministro Tymoshenko.
Yulia Tymoshenko: Politica ucraina, Primo Ministro nel 2005 e dal 2007 al 2010, leader del partito “Patria”, nota per la sua oratoria e le sue posizioni populiste.
Igor Pokanevych: Medico e funzionario dell’OMS, esperto in sanità pubblica, sostenitore della vaccinazione come misura di prevenzione contro le pandemie.
Sylvia Reed Curran: Diplomatica statunitense, con esperienza in Asia centrale, impegnata nella stesura di rapporti sulla politica e la salute dei paesi di sua competenza.
Venla Oikkonen: Ricercatrice accademica finlandese specializzata negli studi di genere e nelle dinamiche sociali e politiche che emergono dalle controversie scientifiche e sanitarie.
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Influenza H1N1 del 2009: Risposte Governative Ucraina e Turkmenistan
FAQ di 8 domande, con risposte dettagliate, che sintetizza i temi e le idee principali dei documenti forniti:
Quali sono state le principali strategie di gestione della pandemia di influenza H1N1 del 2009 adottate da Ucraina e Turkmenistan? Sia l’Ucraina che il Turkmenistan hanno mostrato una tendenza a promuovere rimedi naturali e “tradizionali” come alternativa alla vaccinazione e ai farmaci. In Ucraina, la Premier Tymoshenko ha pubblicamente sostenuto l’uso di aglio, cipolle e limoni, mentre in Turkmenistan si consigliavano lamponi, miele e rafano. Entrambi i paesi sembravano preferire un approccio di “autocura” domestica rispetto alle raccomandazioni mediche standard. È importante notare che, mentre si promuovevano questi rimedi, non veniva esplicitamente affermato che fossero esenti da effetti collaterali, contrariamente a quanto si insinuava sui vaccini.
•   Perché c’era una diffidenza diffusa nei confronti dei vaccini in Ucraina, e come ciò ha influenzato la gestione della pandemia di H1N1? In Ucraina, la diffidenza verso i vaccini era radicata, alimentata da storie sensazionalistiche che riportavano decessi infantili do po le vaccinazioni di routine. Questo scetticismo ha portato a bassi tassi di vaccinazione, sia per l’influenza stagionale che per altre malattie infantili. La Premier Tymoshenko, con il suo sostegno ai rimedi casalinghi, ha ulteriormente complicato la situazione, minando gli sforzi delle autorità sanitarie e dell’OMS che promuovevano la vaccinazione di massa. La politicizzazione della questione, con accuse di negligenza criminale tra i leader politici, non ha fatto che esacerbare la sfiducia.
Qual è stata la posizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riguardo alla necessità di vaccinazione in Ucraina, e come si è confrontata con le politiche del governo ucraino? L’OMS, attraverso il suo rappresentante in Ucraina, Igor Pokanevych, ha chiaramente affermato che la vaccinazione di massa con vaccini H1N1 era l’unica soluzione efficace per fermare l’epidemia nel paese. L’OMS si è detta disponibile a importare rapidamente i vaccini, ma ha anche sottolineato la loro alta domanda a livello globale. Questa posizione era in netto contrasto con quella del governo ucraino, che aveva pubblicamente espresso un atteggiamento più favorevole ai rimedi naturali che alla vaccinazione.
In che modo il governo del Turkmenistan ha affrontato l’epidemia influenzale, e quali erano le principali differenze rispetto all’approccio ucraino? In Turkmenistan, il governo ha esercitato un controllo molto stretto sulle informazioni relative all’epidemia, minimizzando la sua gravità attraverso la promozione di rimedi casalinghi come lamponi, miele e rafano, pubblicizzati come efficaci contro i sintomi influenzali. Diversamente dall’Ucraina, non ci sono state aperte dispute politiche. Il governo turkmeno, inoltre, ha evitato di nominare esplicitamente l’H1N1, lasciando intendere che si trattasse di una normale influenza stagionale. Entrambi i governi hanno evitato di enfatizzare misure preventive chiave come il lavaggio delle mani.
Quali sono stati i rimedi naturali promossi dai governi di Ucraina e Turkmenistan e quali sono stati i loro presunti benefici?
In Ucraina, i rimedi promossi erano limone, cipolla e aglio, spesso presentati come un’alternativa ai vaccini. In Turkmenistan, si raccomandavano lamponi (per la febbre), miele, cinorrodi (per le vitamine) e rafano con succo di limone (per il raffreddore). In entrambi i paesi si sosteneva che questi rimedi naturali non avessero gli stessi effetti collaterali dei vaccini e, nel caso del Turkmenistan, si suggeriva addirittura che i lamponi fossero più sicuri dell’aspirina per i bambini con la febbre. Si sosteneva che cipolle e aglio contenessero “antibiotici naturali”.
Quali sono stati i gruppi di popolazione più vulnerabili all’influenza secondo le informazioni fornite nei documenti? I documenti evidenziano che in Turkmenistan l’influenza colpiva particolarmente le persone di età compresa tra i 20 e i 34 anni e le persone con un sistema immunitario indebolito, come le donne incinte. Questa informazione suggerisce che era presente una certa consapevolezza delle specifiche fasce di popolazione più a rischio. Non vengono date indicazioni specifiche simili nel caso dell’Ucraina, anche se si presume che la situazione fosse simile.
Quali sono state le conclusioni dell’articolo scientifico sulla narcolessia associata al vaccino Pandemrix, e come questo si lega al discorso generale sui vaccini? L’articolo scientifico sulla narcolessia associata al vaccino Pandemrix sottolinea la rarità di questo caso nell’ambito delle controversie sui vaccini, dato che il nesso causale è stato accertato statisticamente. L’articolo esplora il processo attraverso cui la narcolessia post-vaccinazione è emersa come una possibile reazione avversa, per poi diventare una realtà epidemiologica, con studi che evidenziano l’aumento significativo di casi dopo la vaccinazione, soprattutto in alcuni paesi europei. Il testo sottolinea anche come la percezione e la gestione del rischio legato ai vaccini siano influenzate da dinamiche legali, politiche e sociali, oltre che da dati scientifici. Il caso della narcolessia post-Pandemrix ha minato la fiducia nell’efficacia e sicurezza dei vaccini, mettendo in luce la complessità della gestione dei rischi e dei danni associati alle campagne vaccinali di massa.
In che modo le organizzazioni dei pazienti hanno contribuito a far luce sulla narcolessia associata al vaccino Pandemrix, e quali sono state le loro principali preoccupazioni? Le organizzazioni dei pazienti (come quelle in Svezia, Irlanda e Regno Unito) hanno giocato un ruolo fondamentale nell’evidenziare l’impatto significativo della narcolessia post-vaccinazione sulla vita delle persone colpite, sottolineando come questa non fosse solo un disturbo del sonno ma una condizione neurologica con effetti su tutti gli aspetti della vita. Queste organizzazioni hanno spesso criticato i governi per la lentezza nel riconoscere il problema, e per i criteri di risarcimento inadeguati, enfatizzando la necessità di assistenza e supporto a lungo termine. Hanno anche contestato la tendenza a interpretare la narcolessia post-vaccinazione come una condizione preesistente, piuttosto che come una diretta conseguenza della vaccinazione. La loro azione ha permesso di mettere in luce le esperienze dirette dei pazienti e delle famiglie, sottolineando la necessità di un approccio più umano e comprensivo verso le reazioni avverse da vaccino.
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Influenza H1N1: Confronto Spagna, Ucraina, Turkmenistan
DOCUMENTO DI BRIEFING: ANALISI COMPARATIVA DELLA GESTIONE DELL’INFLUENZA H1N1 NEL 2009 IN SPAGNA, UCRAINA, TURKMENISTAN E IMPLICAZIONI VACCINALI
Data: 26 gennaio 2025
Questo documento di briefing analizza le diverse risposte alla pandemia di influenza H1N1 del 2009, concentrandosi su studi di caso in Spagna, Ucraina e Turkmenistan. Esplora i tassi di vaccinazione tra gli operatori sanitari, le dinamiche politiche legate alla salute pubblica, la diffusione di rimedi naturali e le implicazioni per la fiducia e la sicurezza vaccinale.
1. Copertura Vaccinale e Reazioni Avverse tra Operatori Sanitari in Spagna (Studio di Ortiz Arjona et al.):
Bassa Copertura Vaccinale H1N1: Lo studio condotto nel sud di Cordoba, in Spagna, ha rilevato una copertura vaccinale contro l’H1N1 del 20,5% tra gli operatori sanitari. Questo tasso è notevolmente inferiore rispetto al tasso di vaccinazione stagionale del 44,2% nello stesso anno.
Influenza della Vaccinazione Stagionale: La principale variabile che influenzava la vaccinazione H1N1 era l’adesione alla vaccinazione antinfluenzale stagionale nei tre anni precedenti. Gli operatori sanitari che si erano vaccinati contro l’influenza stagionale avevano una probabilità significativamente maggiore di vaccinarsi anche contro l’H1N1.
Reazioni Avverse: Il 26,5% degli operatori sanitari che si sono vaccinati contro l’H1N1 ha riportato reazioni avverse, tra cui dolore localizzato, irritazione, indurimento nel sito di iniezione (38,5%), febbre (15,4%), tosse, rinorrea (15,4%), e dolori generalizzati (23,1%).
Conclusioni: La bassa adesione alla vaccinazione H1N1 tra gli operatori sanitari in Spagna è un problema di sanità pubblica che necessita ulteriori indagini. Lo studio sottolinea la necessità di comprendere meglio i fattori che ostacolano l’accettazione della vaccinazione tra gli operatori sanitari, fondamentali nella risposta alle pandemie.
2. Guerra Politica e Rimedi Naturali in Ucraina (Documento “Influenza: aglio, cipolle e limoni”):
Contesto di Conflitto Politico: L’epidemia influenzale in Ucraina è stata fortemente politicizzata. Il presidente Yushchenko ha accusato i suoi rivali politici, tra cui il primo ministro Tymoshenko, di “negligenza criminale” nella gestione della crisi, sfruttando la paura e l’incertezza della popolazione.
Tymoshenko e i Rimedi Naturali: La risposta del primo ministro Tymoshenko è stata controversa, in quanto ha pubblicamente affermato di preferire limone, cipolla e aglio ai vaccini. Questa dichiarazione è stata fatta in un discorso pubblico ed è stata interpretata come una mancanza di fiducia nelle raccomandazioni scientifiche e nella campagna di vaccinazione. La sua affermazione: “Non sono vaccinata. Mi proteggo come tutti, con limone, cipolla, aglio […]. Penso che il modo migliore per proteggere la propria salute sia attraverso mezzi ben noti” è stata ampiamente riportata.
Raccomandazioni dell’OMS: In contrasto con la posizione di Tymoshenko, il capo dell’ufficio ucraino dell’OMS, Igor Pokanevych, ha sottolineato l’importanza della vaccinazione di massa con vaccini H1N1 per fermare l’epidemia.
Sfida alla Medicina Moderna: Tymoshenko ha pubblicamente disprezzato i vaccini antinfluenzali, indicando una pericolosa tendenza degli ucraini a preferire i rimedi casalinghi. Il documento evidenzia anche una generale sfiducia nella vaccinazione e che i tassi di vaccinazione infantile sono diminuiti a causa di storie sensazionali di decessi correlati.
Implicazioni: L’episodio mette in evidenza la politicizzazione della salute pubblica e i danni che la disinformazione può causare. La mancanza di unità di intenti tra i leader politici, insieme alla sfiducia generale nelle autorità sanitarie, ha compromesso la risposta all’epidemia in Ucraina.
3. Rimedi Tradizionali e controinformazione in Turkmenistan (Documento “TURKMENISTAN: COMBATTERE L’INFLUENZA CON LAMPONI, MIELE E RAFANO”):
Minimizzazione della Gravità: Il governo turkmeno sembrava aver minimizzato la gravità dell’epidemia, promuovendo rimedi naturali e tradizionali, come lamponi, miele e rafano. I documenti rivelano che il governo ha pubblicato informazioni vaghe sulla malattia, senza menzionare esplicitamente che si trattava di H1N1 e senza dare indicazioni di come lavarsi le mani.
Rimedi Domestici Promossi: La raccomandazione includeva l’uso di cipolla e aglio, descritti come antibiotici naturali, e l’applicazione di unguenti o vaselina alle narici. Veniva anche suggerito l’uso di una sciarpa con olio di lavanda per combattere i “microbi”.
Controllo dell’Informazione: Il governo turkmeno ha esercitato un rigido controllo sulle informazioni, concentrandosi sui rimedi casalinghi piuttosto che sulla prevenzione ufficiale e sulla vaccinazione. Non c’erano raccomandazioni esplicite sul lavaggio delle mani o sul distanziamento sociale per controllare le epidemie.
Preoccupazioni: L’analisi evidenzia come la tendenza a privilegiare rimedi naturali e a omettere le banali raccomandazioni sanitarie, unita al controllo delle informazioni, ha salvaguardato la salute pubblica in Turkmenistan.
4. La Questione della Narcolessia Associata al Vaccino Pandemrix (Articolo di Oikkonen):
Emergenza della Narcolessia: Dopo la vaccinazione di massa con Pandemrix, è emersa un’associazione con un aumento dei casi di narcolessia, soprattutto in Finlandia e Svezia. Questo evento evidenzia come i vaccini, pur essendo fondamentali per la salute pubblica, possono avere effetti collaterali significativi.
Processo di Riconoscimento: L’articolo traccia come la narcolessia associata al vaccino è stata riconosciuta attraverso studi epidemiologici, indagini scientifiche e discorsi pubblici. È interessante notare come un evento inizialmente considerato raro è stato stabilito su base statistica come reale a livello di popolazione.
Tensioni Sottostanti: Nonostante il riconoscimento pubblico del danno, la narcolessia associata al vaccino rimane un oggetto ambiguo, caratterizzato da tensioni tra la storia dei dibattiti sui danni da vaccino, il collegamento tra narcolessia vaccino-associata e non vaccino-associata e le interpretazioni di rischio e danno.
Ruolo delle Organizzazioni dei Pazienti: L’analisi si concentra sui siti web delle associazioni di pazienti in Svezia, Irlanda e Regno Unito, che evidenziano come queste organizzazioni affrontano in modo diverso il problema, a seconda delle loro specificità nazionali. Viene sottolineato come queste organizzazioni si impegnano con le narrative scientifiche e di salute pubblica, mobilitando e mitigando le tensioni attorno alla narcolessia.
Implicazioni per la Fiducia Vaccinale: Il caso della narcolessia associata a Pandemrix ha sollevato dubbi sulla sicurezza dei vaccini e ha reso più complessa la questione del consenso informato, evidenziando la necessità di una maggiore trasparenza e una comunicazione chiara in merito a potenziali rischi e benefici dei vaccini.
5. Analisi Comparativa e Conclusione:
Sfiducia nei Vaccini: In tutti i contesti analizzati, si riscontra una diffusa sfiducia nei vaccini, alimentata da controinformazione, politicizzazione della salute pubblica e la paura degli effetti collaterali. La preferenza per i rimedi naturali, come si è visto in Ucraina e Turkmenistan, è sintomo di questa diffidenza.
Controllo dell’Informazione: Sia in Turkmenistan che, in parte, in Ucraina, è evidente un controllo delle informazioni da parte dei governi, con la tendenza a minimizzare la gravità dell’epidemia o a promuovere rimedi alternativi senza effetti collaterali.
Importanza della Ricerca Epidemiologica: Il caso della narcolessia associata a Pandemrix dimostra l’importanza della ricerca epidemiologica preventiva nel riconoscere e quantificare eventi avversi legati ai vaccini e la necessità di sviluppare una politica vaccinale informata.
Implicazioni per la Salute Pubblica: La risposta alla pandemia H1N1 del 2009 in questi paesi evidenzia l’importanza di una comunicazione alternativa efficace, trasparente e basata sull’evidenza. È essenziale che i governi collaborino con le autorità sanitarie e le organizzazioni internazionali come l’OMS per garantire la fiducia della popolazione nelle raccomandazioni sanitarie se e solo quando ci siano delle basi scientifiche solide.
La comparazione tra questi casi rivela quanto sia complessa la gestione delle pandemie. La risposta alla pandemia H1N1 del 2009 ha dimostrato che la fiducia nella scienza, la trasparenza delle informazioni e la coesione delle politiche non sono elementi sufficienti. I rimedi naturali, sebbene possano essere utili, non dovrebbero sostituire misure di prevenzione quando fossero basate sull’evidenza. È quindi essenziale che le autorità sanitarie siano in grado di fornire informazioni verosimili, accurate e trasparenti, collaborando con la comunità scientifica per contrastare la disinformazione commerciale e la sfiducia del pubblico. Le lezioni apprese dall’epidemia H1N1 del 2009 devono guidare la pianificazione e la risposta a future pandemie, al fine di proteggere la salute pubblica e recuperare la fiducia nei sistemi sanitari.
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Pandemia di Influenza H1N1 del 2009: Risposte Politiche e Sanitarie in Ucraina e Turkmenistan
Quiz: Domande a Risposta Breve
1. Di cosa ha accusato il presidente ucraino Yushchenko i suoi rivali politici riguardo all’epidemia di influenza?Yushchenko ha accusato Tymoshenko, Yanukovich e Lytvyn di negligenza criminale nella gestione dell’epidemia, affermando che erano consapevoli del rischio durante i loro comizi elettorali e paragonando gli eventi al disastro di Chernobyl.
2. Cosa ha dichiarato pubblicamente la premier ucraina Tymoshenko in merito al vaccino contro l’influenza?Tymoshenko ha dichiarato pubblicamente di preferire l’assunzione di limone, cipolla e aglio per combattere l’influenza piuttosto che farsi vaccinare, promuovendo rimedi naturali come alternativa alla vaccinazione.
3. Qual è stata la posizione dell’OMS riguardo alla vaccinazione contro l’H1N1 in Ucraina?L’OMS ha affermato che solo una vaccinazione di massa con vaccini H1N1 avrebbe fermato l’epidemia in Ucraina, sottolineando l’importanza della vaccinazione come misura preventiva.
4. Perché, secondo i documenti, in Ucraina i tassi di vaccinazione infantile erano bassi?I tassi di vaccinazione infantile in Ucraina erano bassi a causa di storie sensazionalistiche sulla stampa riguardanti bambini morti a seguito di vaccinazioni di routine, alimentando la sfiducia nei vaccini.
5. Quale rimedio naturale è stato raccomandato in Turkmenistan come alternativa più sicura all’aspirina per ridurre la febbre nei bambini?I lamponi sono stati raccomandati come alternativa più sicura all’aspirina per ridurre la febbre nei bambini, suggerendo il consumo di lamponi freschi, marmellata o tè.
6. Quali altri rimedi naturali, oltre ai lamponi, sono stati suggeriti in Turkmenistan per combattere l’influenza e il raffreddore?Oltre ai lamponi, sono stati suggeriti l’aggiunta di cinorrodi e miele al tè, nonché l’uso di rafano mescolato con succo di limone per i raffreddori.
7. Cosa è stato raccomandato in Turkmenistan come misura preventiva da applicare alle narici prima di uscire?In Turkmenistan, è stato raccomandato di applicare unguento Oksolin, lozione per bambini o vaselina alle narici prima di uscire di casa per prevenire l’esposizione ai microbi.
8. Secondo i documenti, chi erano i gruppi di persone più vulnerabili alla malattia respiratoria in Turkmenistan?Secondo i documenti, la malattia respiratoria in Turkmenistan colpiva maggiormente le persone tra i 20 e i 34 anni e quelle con un sistema immunitario indebolito, come le donne incinte.
9. Quali misure preventive contro l’influenza non sono state menzionate negli articoli di giornale turkmeni?Gli articoli di giornale turkmeni non menzionavano il lavaggio delle mani o il distanziamento sociale come misure preventive, concentrandosi sui rimedi naturali e tradizionali.
10. Come è stata caratterizzata la risposta del governo turkmeno all’epidemia di influenza?La risposta del governo turkmeno è stata caratterizzata da un controllo stretto delle informazioni e dalla minimizzazione della gravità dell’epidemia, potenzialmente a scapito della salute pubblica, con la promozione di rimedi naturali.
Domande in Formato Saggio
1. Analizza le risposte dei governi di Ucraina e Turkmenistan all’epidemia di influenza H1N1 del 2009, focalizzandoti sul ruolo della politica e della disinformazione nella gestione della crisi sanitaria.
2. Confronta e contrasta le strategie di comunicazione e le raccomandazioni delle autorità sanitarie in Ucraina e Turkmenistan durante l’epidemia di influenza del 2009, evidenziando le loro similitudini e differenze.
3. Discuti il ruolo e l’impatto dello scetticismo nei confronti dei vaccini sulla gestione delle crisi sanitarie, facendo riferimento alle situazioni in Ucraina e ai casi di narcolessia in Europa dopo la vaccinazione Pandemrix.
4. Esamina le dinamiche tra rimedi naturali e medicina moderna in relazione alla gestione dell’epidemia di influenza del 2009, analizzando le motivazioni e le conseguenze delle scelte operate in Ucraina e Turkmenistan.
5. Valuta l’importanza dei dati epidemiologici nel riconoscimento di una lesione vaccinale come la narcolessia, e come i risultati epidemiologici siano stati in parte contestati dai movimenti sociali e dalle organizzazioni dei pazienti.
Glossario dei Termini Chiave
H1N1: Una specifica variante del “virus” dell’influenza, comunemente nota come influenza suina, che avrebbe causato una pandemia nel 2009.
Vaccinazione di massa: Il processo di vaccinare una grande porzione della popolazione al fine di sperimentare farmaci per ottenere l’immunità di gregge.
Pandemrix: Nome del vaccino specifico per l’H1N1 che è stato associato a casi di narcolessia.
OMS (WHO): L’Organizzazione Mondiale della Sanità, un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite responsabile della salute pubblica internazionale.
Neytralniy Turkmenistan: Il quotidiano statale del Turkmenistan, una fonte chiave di informazioni pubbliche nel paese.
Verkhovna Rada: Il parlamento dell’Ucraina.
Oksolin: Un unguento antivirale usato per prevenire infezioni respiratorie.
Metodi tradizionali: In questo contesto, metodi testati nel tempo che utilizzano rimedi naturali, come erbe, e ingredienti comuni della casa, piuttosto che medicina o vaccini moderni.
Negligenza criminale: Un termine legale che descrive la negligenza dei propri doveri al punto da causare danni.
Rimedi casalinghi: Trattamenti e rimedi fatti in casa usando ingredienti comuni, spesso come alternativa a trattamenti medici.
Antibiotici naturali: Sostanze presenti in natura che hanno proprietà antibatteriche, come quelle presenti nell’aglio e nelle cipolle.
Adjuvante: Una sostanza aggiunta a un vaccino per potenziare la risposta immunitaria.
Cataplessia: Una improvvisa perdita di controllo muscolare, spesso innescata da emozioni forti, uno dei sintomi della narcolessia.
Ipocretina (Orexin): Un neurotrasmettitore coinvolto nella regolazione della veglia e del sonno, livelli bassi sono associati alla narcolessia.
Narcolessia: Una malattia neurologica cronica caratterizzata da eccessiva sonnolenza diurna, disturbi del sonno notturno, allucinazioni e cataplessia.
HLA DQB1*06:02: Un allele genetico associato a un rischio aumentato di narcolessia.
VAESCO: Vaccine Adverse Event Surveillance and Communication Consortium. Consorzio che ha svolto importanti indagini sulla correlazione tra vaccini e lesioni.
Biosocialità: Un concetto che si riferisce alla formazione di identità e comunità sulla base di caratteristiche biologiche condivise o condizioni mediche.

 

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