Elon Musk, dopo la notizia del ricovero in terapia intensiva per un arresto cardiaco del figlio diciottenne della star del basket LeBron James, ha twittato: “Non possiamo attribuire tutto al vaccino, ma, allo stesso modo, non possiamo non attribuirgli nulla. La miocardite è un noto effetto avverso. L’unica domanda è se sia raro o comune.”
La risposta non è semplice, ma proviamo a fare chiarezza.
Se si considerano i dati di sorveglianza passiva, questa complicanza, ormai riconosciuta e ammessa, non è frequente, se consideriamo i dati, sicuramente più attendibili che emergono dalla sorveglianza attiva, bisogna essere molto preoccupati.
Uno studio condotto dal Dipartimento di cardiologia e ricerca cardiovascolare di Basilea e finalmente pubblicato sull’European Journal of heart failure ha esaminato lo stato di salute di 777 lavoratori sottoposti al richiamo con il vaccino Moderna.
E’ quindi uno studio di sorveglianza attiva, come da tempo richiediamo, e non ha ricevuto finanziamenti dall’industria farmaceutica; gli Autori non hanno denunciato conflitti d’interessi.
Gli studi di sorveglianza passiva generalmente prendono in considerazione i casi di mio-pericardite ricoverati in ospedale o deceduti in un determinato periodo di osservazione. Limitare l’osservazione a queste due categorie di pazienti esclude quanti sono stati curati ambulatorialmente o i casi di miocardite asintomatici o con sintomi minimi, che sono presumibilmente molto più numerosi di quelli ricoverati o deceduti.
Uno studio prospettico di coorte tailandese, condotto con una vera e propria sorveglianza attiva, ha raccolto ECG, ecocardiografia ed enzimi cardiologici di 301 studenti di età compresa tra i 13 e i 18 anni prima della vaccinazione e, successivamente, al 3°, al 7° e al 14° (facoltativo) giorno dopo la seconda dose di vaccino BNT162b2. Nel 29,24% dei pazienti sono state riscontrate manifestazioni cardiovascolari, dalla tachicardia all’ipertensione, prolasso mitralico sino alla miopericardite. La miopericardite è stata confermata in 1 paziente dopo la vaccinazione, per 2 pazienti la diagnosi è stata di sospetta pericardite e per altri 4 di sospetta miocardite subclinica; 7 partecipanti (2,33%) hanno presentato almeno un bio-marcatore cardiaco elevato.
La ricerca svizzera è basata sulla valutazione del danno miocardico oligosintomatico (con pochi o nessun sintomo). L’assenza di sintomi non sta a significare l’assenza di potenziali esiti anche gravissimi della miocardite. Sappiamo purtroppo che l’aritmia ventricolare e l’infarto miocardico sono possibili cause di morte improvvisa in giovani atleti. Ha valutato i soggetti che 3 giorni dopo il richiamo con Moderna avevano alti livelli di troponina e su di loro hanno ripetuto esami del sangue, eseguito ECG e altre indagini cardiache. I cardiologi hanno anche consigliato loro di NON fare attività fisica.
Il 5,1% di coloro che avevano ricevuto il vaccino aveva valori aumentati di troponina, segnale di un danno dei cardiomiociti.
Il 2,8% dei 777 soggetti analizzati, quindi 1 su 35, aveva una miocardite causata dal vaccino. Solo 2 dei 22 casi avevano presentato dolore al petto, tutti gli altri erano asintomatici e il danno non si sarebbe scoperto senza l’esecuzione degli esami specifici.
Dei 22 casi riscontrati, 20 erano donne e 2 uomini, l’età media era di 37 anni, l’esatto opposto di ciò quanto si registra con la sorveglianza passiva, che riporta una maggiore incidenza tra i maschi giovani.
Nessuno potrà avere la certezza che la miocardite di Bronny James dipenda dai vaccini eseguiti. Ricordiamo un altro giocatore di basket, Óscar Cabrera Adames, morto per miocardite post vaccino Pfizer Dominican basketball player who previously blamed COVID vaccine for rare heart condition dies of heart attack | Fox News
Certamente, l’industria non ha voluto causare danni del genere intenzionalmente. Sono dovuti alla fretta di commercializzare questi prodotti senza studi adeguati e senza avere allestito reali programmi di sorveglianza.
L’industria ha da sempre l’obiettivo di realizzare profitti. Le responsabilità maggiori sono di chi non ha preteso e disposto adeguati controlli in nome della ”fiducia nella scienza”.
Ora che sappiamo che 1 persona su 35, dopo il richiamo con Moderna, rischia una miocardite, siamo noi ad aver perso ogni fiducia in chi non ha sorvegliato, non ha controllato, e ha addirittura resi obbligatori questi vaccini.